“È sempre la prima. Non c’è una seconda ondata perché l’azzeramento dei casi non è avvenuto e quindi ora, come abbiamo previsto, riparte”. Lo spiega Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Oms e consulente del ministero della Salute.

“In realtà – ha aggiunto – non è mai finita la prima, quello che abbiamo fatto è appiattire la curva epidemica ma non è mai stata azzerata. Quando ci sono state condizioni favorevoli, ovvero i comportamenti estivi, uniti ai primi freddi, la curva ha ripreso. La possiamo chiamare seconda perché corrisponde alla nuova stagione, ma la pandemia è sempre la tessa che in altre parti del mondo colpisce in maniera fortissima”.

Quanto alla capacità del sistema di gestire i casi gravi, ha specificato, “i posti in terapia intensiva sono raddoppiati e sono oltre 10.000. Il problema sono le terapie sub intensive e il rafforzamento di pronto soccorso con percorsi separati. Su questo il Paese è a macchia di leopardo e quando ci sarà la pressione dell’influenza le persone arriveranno in un unico flusso”.

“Con quasi 20 milioni di dosi possiamo vaccinare una quantità importante, soprattutto le persone che lo necessitano senza se e senza ma. Ovvero gli operatori sanitari e i lavoratori di pubblica utilità e tutte le categorie fragili, per età o malattia – continua – Questo lo possiamo fare. Abbiamo aumentato enormemente l’approvvigionamento” ma in questo campo molto competitivo “tutti i Paesi del mondo si sono mossi”. Con quello disponibile, aggiunge, “non potremo vaccinare tutti gli italiani ma una parte consistente, e questo aiuterà a limitare la circolazione del virus influenza”.

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