Mercato e questione “Massimino”. Il primo scorcio autunnale del Catania è diviso tra queste tre questioni impellenti.

Le prime due gare stagionali giocate al Massimino, contro Notaresco e Paganese, hanno mostrato un manto erboso disastroso. Urge correre ai ripari e così il club rossazzurro ha pianificato il rifacimento dello stesso. Il problema nasce nel drenaggio del terreno. Poi sarà necessario riseminare l’erba. Operazioni complesse e non immediate che costringeranno gli etnei ad allontanarsi dallimpianto casalingo volgendo all’Angelino Nobile di Lentini, l’ormai ex “Sicula Trasporti Stadium” che, dopo l’accordo con la famiglia Leonardi, gestrice dell’impianto, ospiterà i match contro Juve Stabia, Trapani e Ternana.

Sul mercato appare quasi certo l’approdo di Bellodi dalle giovanili del Milan. L’ex Crotone andrebbe a completare il pacchetto della terza linea catanese. Concluso questo affare la società rossazzurra si proietterà sul reparto avanzato, che negli scorsi giorni ha salutato Curiale volato al Catanzaro. Diverse le piste aperte da Rosseti del Siena a Volpe del Frosinone, fino a Berretta dell’Ascoli e Guerra del Vicenza.

Ancora una sconfitta a tavolino, invece, per il Trapani, stavolta in Coppa Italia. Ieri sera i granata non si sono presentati al “Rigamonti” di Brescia, lasciando il passaggio del turno ai lombardi.  In casa granata sono ore decisive per il passaggio di mano del club ad una cordata di imprenditori locali “C’è chi ama il Trapani Calcio”. Vige il massimo riserbo sui nomi, ma si cerca di chiudere la trattativa prima della prossima giornata di Serie C.

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