Un nuovo focolaio nel comune di Galati Mamertino, piccolo centro nel messinese, che potrebbe portare ad una nuova zona rossa in Sicilia. Su 1800 abitanti, 69 persone sono risultate positive, anche se asintomatiche. Oggi sono stati eseguiti i tamponi a tutti i residenti.

Intanto in Sicilia crescono i contagi. I nuovi positivi sono 298. Passano a 446 i ricoverati in ospedale. Di questi 42 si trovano in terapia intensiva, 4 in più rispetto a ieri. Oltre 4 mila i pazienti in regime di isolamento domiciliare. Anche oggi si registrano 3 nuove vittime che portano il totale a 339. Un uomo di Trapani, 70 anni, uno di Caltanissetta di 56 anni e un anziano di 83 anni a Catania.

E’ sempre Palermo a detenere il record di contagi, con 109 casi. Oltre ai tre morti in ospedale ci sono anche due vittime in casa: marito e moglie, deceduti a poche ore di distanza a Mezzojuso, nel palermitano. Anche qui c’è la paura che il contagio possa diffondersi.

Negli ospedali, intanto, cresce lo stato di allerta. Ieri sera nei pronto soccorso di Palermo si sono presentati complessivamente 33 positivi: 20 all’ospedale Civico e 13 al Cervello. Oggi infine è stata disposta l’apertura del Covid hospital di Partinico per allentare la pressione dei ricoveri negli ospedali palermitani. Al Policlinico di Palermo 4 sanitari sono risultati positivi, tutti nel reparto di ginecologia e ostetricia. Stato di allarme anche nei piccoli centri. Sono saliti a 95 i positivi al Covid a Villafrati, comune zone rossa del Palermitano. Lo ha reso noto il sindaco Franco Agnello durante una diretta dall’ospedale dove si trova ricoverato, sottolineando però che “i casi sono circoscritti” e chiedendo una “limitazione della zona rossa”. Cinque casi positivi al Coronavirus anche al Centro Astalli di Palermo che accoglie giovani migranti.

Nel fine settimana sono scattati anche numerosi controlli dopo che il governo ha imposto l’obbligo della mascherina all’aperto. A Palermo sono 126 le contravvenzioni; venti i locali multati per violazione delle normative anti Covid. Venticinque persone sanzionate, sospesa temporaneamente l’attività di 14 di 247 esercizi commerciali controllati ed elevato sanzioni amministrative per oltre 20.000 euro. E’ il bilancio dell’attività dei carabinieri del comando provinciale di Catania, nel fine settimana scorso, per il rispetto delle norme di contrasto alla diffusione epidemica da Coronavirus.

Ai controlli, eseguiti in città e in provincia, hanno partecipato militari dell’Arma del Nas e del Nil.

E intanto in un periodo di crisi i venditori abusivi che stazionano in alcune strade del centro di Palermo si sono organizzati e sono passati dalla vendita di fiori, penne e block notes, a volte di pacchi di sale, a quella delle mascherine chirurgiche. Il prezzo parte da quello standard 5 euro per 10 mascherine ma se l’acquirente contratta o prende più confezioni i venditori abbassano il prezzo.

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