A prescindere dal risultato, quello andato in scena al Barbera è un derby storico: sia perchè è ritornato dopo più di 7 anni, sia perchè, falcidiato dalle positività, il Palermo è sceso in campo con 11 giocatori e appena 1 calciatore in panchina.

Una superiorità psicologica che, almeno nel primo tempo, il Catania non ha saputo sfruttare. Partita brutta, scossa solo dal gol di Kanoute che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, insacca in ribattuta, con la difesa del Catania totalmente ferma e imbambolata. Chi, a questo punto, si aspettava la reazione dei rossazzurri, sarà certamente rimasto deluso: reazione inesistente e Catania, dopo lo svantaggio, non riesce a collezionare nemmeno un tiro in porta. Buon per i rosanero che riescono ad andare negli spogliatoi in vantaggio.

Nella ripresa si vede anzi si intravede qualche segnale di Catania, ma poca roba, nonostante Raffaele cambi ben 5 giocatori, rispetto allo zero a cui è costretto Boscaglia. Un colpo di testa di Pecorino finisce fuori di poco, ma poi, nel finale, è proprio il giovane attaccante rossazzurro, sfruttando il primo, vero, errore del Palermo, a pareggiare la gara. Il Catania la riprende, ma certamente non può esultare per un risultato che doveva e poteva essere diverso.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here