Una giovanissima aquila di Bonelli, studiata dal progetto Life ConRaSi per la tutela dei rapaci in Sicilia, è stata ritrovata senza vita a Sommatino, in provincia di Caltanissetta. Il decesso è da attribuire al contatto accidentale con una linea elettrica della media tensione. La carcassa dell’animale è stata trasferita all’Istituto zooprofilattico di Palermo. Gli esperti del progetto hanno informato i carabinieri che, dopo essersi recati sul luogo, hanno redatto un verbale. L’aquila faceva parte del gruppo di 29 individui che, dal 2017, è monitorato dagli esperti del progetto. Ogni giorno i ricercatori analizzano i dati trasmessi dai piccoli Gps installati sulla groppa degli uccelli e grazie a quest’attività hanno potuto rilevare l’emissione di segnali preoccupanti che hanno richiesto una tempestiva verifica. La carcassa è stata ritrovata ai piedi di un palo in cemento di una linea elettrica della media tensione. L’aquila era un maschio nato in provincia di Agrigento nella primavera 2018 e aveva percorso più di 45 mila chilometri, spostandosi prevalentemente tra le province di Agrigento e Caltanissetta. La sua morte è una perdita rilevante per la conservazione della specie a elevato rischio d’estinzione. Anche un’altra aquila di Bonelli “siciliana” qualche settimana fa è stata trovata morta per folgorazione, ma in Sardegna. In tutto l’area di distribuzione dell’Aquila di Bonelli, la folgorazione è una delle principali cause di morte. In Spagna gli esperti stimano che l’elettrocuzione causa dal 49,71% al 56,72% dei decessi. Secondo i dati del progetto italo-spagnolo Aquila A-Life, in Sardegna dal 2018, anno d’inizio della reintroduzione di Aquila di Bonelli nell’isola, sono già 5 gli esemplari deceduti per folgorazione su linee elettriche; 14 quelle morti per la stessa causa in Spagna, sempre nell’ambito dello stesso progetto. Per il WWF anche in Sicilia è indispensabile e urgente l’adeguamento delle infrastrutture elettriche in aree dove è alto il rischio di elettrocuzione.

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