Era luminoso e ricco di promesse, il sorriso di Roberta. Così come sa esserlo quello di una 17enne che ancora ha un viaggio suggestivo sul percorso della vita da affrontare.

Ora è dove ci si ostina a credere o immaginare che sia eternamente risplendente chi viene brutalmente strappato alla vita, senza un perché accettabile.

Roberta Siragusa è stata fatta ritrovare dal fidanzato Pietro Morreale, 19 anni, il “kick boxer”, così come si identifica sui profili social. Il cadavere semicarbonizzato era in un burrone nella zona di Monte San Calogero, a Caccamo, nel palermitano.

I genitori della vittima avevano denunciato la scomparsa ieri sera, quando non aveva fatto rientro da una festa in una villetta poco distante da dove è poi stata rinvenuta senza vita.

Stamattina Pietro ha ceduto alle domande dei carabinieri e li ha condotti dove ha abbandonato per sempre Roberta. La “sua” Roberta, quella a cui, proprio ieri, proprio nel giorno dell’orrore, aveva scritto sull’ultimo post pubblicato sulla sua pagina Fb “Amore mio bedda”, con tanto di emoticon con gli occhi che sprizzano cuori.

Lo aveva scritto su quei social dove ora si abbatte la sentenza senza appello di chi lo vorrebbe “Sciolto nell’acido”, “Mai nato”, “In un inferno senza fine”: sono alcuni dei commenti che stanno invadendo i profili social del giovane, per il quale è subito accorso in caserma il padre accompagnato da un avvocato.

Tragedia nella tragedia. Due famiglie sconvolte per sempre.

Mentre c’è pure chi sottolinea che Roberta a quel commento del fidanzato aveva risposto con un cuore, col massimo degli apprezzamenti. Come se Roberta dovesse già sapere a cosa andasse incontro, quale destino l’attendesse. Come se Roberta dovesse sapere che qualcosa di oscuro la minacciava e non doveva sottovalutarlo, assecondarlo, subirlo.

E’ quel profondissimo baratro che si apre sotto le dita di coloro che scrivono, che utilizzano i social senza riflettere su quanto possa essere feroce l’assenza di sensibilità, di empatia. Su quanto possa essere ingiusto, impietoso un commento a quel che apparteneva a una esistenza, a un’intimità altrui, già irrimediabilmente offesa, tradita, violata, distrutta.

Quella di Roberta, che amava danzare e si stagliava su un orizzonte luminoso in una foto così bella, così suggestiva. Adesso così triste.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here