In concomitanza con l’apertura di oggi della nuova stazione ferroviaria “Catania Aeroporto – Fontanarossa” realizzata da Rfi e la cui importanza è stata spiegata da Nico Torrisi, l’amministratore delegato della Sac, la società che gestisce lo strategico scalo etneo,

 

l’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania mette a disposizione un nuovo servizio di bus navetta che collega la stazione all’aeroporto Vincenzo Bellini.

Gli autobus Amt da oggi partono quotidianamente dal parcheggio Fontanarossa, gestito dall’Amt, per poi fare tappa alla stazione ferroviaria e quindi raggiungere l’aerostazione in appena tre minuti, con una frequenza di 10 minuti dalle ore 4.30 del mattino alle ore 22.40, in corrispondenza dell’orario di arrivo dei treni.

“Da oggi l’Amt interverrà con un servizio di intermodalità a completamento del tragitto fino all’aerostazione collegando la fermata dei treni di Trenitalia con l’importante infrastruttura aeroportuale. Con ciò si definiscono i servizi di mobilità che l’azienda offre a cittadini e turisti che desiderano raggiungere velocemente l’aeroporto”, afferma il presidente Amt Giacomo Bellavia presente all’inaugurazione della stazione ferroviaria insieme ai colleghi consiglieri di amministrazione Agata Parisi e Alessio Zizzo.

Dalla città è già disponibile l’Alibus, la linea appositamente dedicata al collegamento tra il centro cittadino e Fontanarossa; inoltre, per chi volesse utilizzare l’auto privata, c’è il parcheggio più economico dell’area attorno all’aeroporto gestito sempre da Amt, che consente di lasciare la vettura e raggiungere comodamente l’aerostazione con la navetta in appena 5/7 minuti, al costo di 1 euro e 50 centesimi al giorno; chi volesse optare per un’altra rapida soluzione può infine utilizzare il moderno e sicuro car sharing Amigo, sempre targato Amt, con le nuove auto ibride e a basso impatto ambientale disponibili negli oltre 140 stalli sparsi per il capoluogo etneo.

“La città di Catania ha finalmente una stazione treni a poche centinaia di metri dell’aeroporto agevolmente raggiungibile con navette bus, così da intercettare volumi di traffico automobilistico che inquinano e ingolfano la nostra area urbana e che soprattutto trasforma il sistema di trasporto da ordinario a intermodale, una mancanza che finora ha bloccato lo sviluppo dell’aeroporto tanto da escluderlo dalla categoria comunitaria Ten-T. “. Ha detto, inaugurando la Stazione ferroviaria Catania-aeroporto, il sindaco del Comune di Catania Salvo Pogliese.

“E’ un’opera strategica – ha aggiunto – che riconferma la centralità del capoluogo etneo e della sua area metropolitana nello scacchiere dello sviluppo della Sicilia Orientale anche per via dell’esponenziale crescita dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa che in epoca pre-covid registrava già oltre dieci milioni di passeggeri l’anno”. “La stazione ferroviaria di Fontanarossa – ha continuato Pogliese – risolve il problema dell’interscambio tra ferrovia e aeroporto in attesa della più complessa soluzione definitiva, auspico nel 2026, di una soluzione che coinvolgerà in un grande area e il nodo ferroviario di Catania e il completamento della metro, progetto di cui abbiamo intercettato il finanziamento comunitario, a completamento di un piano di infrastrutture che pone Catania, finalmente, come metropoli del Mediterraneo e su cui tutti gli attori istituzionali hanno convenuto”.

“Stiamo dando una svolta in chiave sostenibile alla mobilità perché questa è una struttura semplice, ma assolutamente strategica, sui cui il governo Musumeci ha sempre creduto e che è stata realizzata grazie all’impegno sinergico di tutti gli attori istituzionali coinvolti”. Così l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, che ha viaggiato sul treno inaugurale partito da Catania centrale assieme alle altre autorità.

“Finalmente i treni arriveranno all’aeroporto Vincenzo Bellini. Il treno che viene da Messina, da Siracusa, da Enna o da Caltanissetta non dovrà più fermarsi a Catania Centrale, ma potrà fare sosta direttamente in questa stazione che oggi ha due binari, ma ne avrà presto anche un terzo accrescendo le sue potenzialità nel quadro delle opere ferroviarie in corso di realizzazione nella Sicilia orientale: l’aggiudicazione della Giampilieri-Fiumefreddo sulla Messina-Catania, la prossima aggiudicazione del bando per la tratta Dittaino-Enna sulla Catania-Palermo, la nuova stazione Cappuccini di Acireale per la quale la prossima settimana firmeremo il decreto di finanziamento”.

“Il mio sogno – ha aggiunto Falcone – è creare un tunnel soprelevato con un tapis roulant che da questa nuova stazione arrivi direttamente all’aeroporto. Se il territorio avrà questa volontà, la Regione è pronta a mettere i soldi. Oggi si parte con 50 treni che si fermeranno nella nuova stazione, ma in base all’aumento del traffico aereo potremo farli diventare 75-80 al giorno. Una grande svolta grazie all’impegno della Regione per avere più convogli sulle ferrovie siciliane, a cominciare dai 12 nuovi “Pop” che avremo da settembre”.

Da oggi, giornalmente, faranno sosta alla stazione “Catania aeroporto – Fontanarossa” cinquanta treni sugli itinerari Messina-Catania, Catania-Siracusa, Catania-Caltanissetta, Catania-Caltagirone, Catania-Palermo.

E’ in programma l’aumento delle corse Taormina-Catania con il prolungamento fino alla stazione di Bicocca, per una diretta connessione tra la Perla dello Jonio e l’aeroporto di Catania, così come previsto dal contratto di servizio siglato tra Regione Siciliana e Rfi.

Per la realizzazione della stazione ferroviaria Rfi ha investito 6,5 milioni di euro (contratto di programma Mit – Rfi 2017-2021). La struttura ha due banchine da 200 m circa con moderne pensiline, un sottopasso di attraversamento, rampe di scale e ascensori ed è adeguata agli standard di abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, è dotata di Impianto antintrusione-controllo accessi, sistema di telecamere a circuito chiuso, impianto informazione al pubblico.

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