Sigilli sono stati posti a un’impresa del settore della ristorazione nel centro storico, due appartamenti e un terreno in città, un’autovettura e a diversi rapporti finanziari ritenuti riconducibili a loro.

Beni per 500 mila euro sono stati sequestrati, ai fine della confisca, dalla polizia di Catania a due esponenti del clan Cappello: S. C., di 55 anni, e il figlio G. C., di 35, attualmente detenuti.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale su richiesta della Dda in coordinamento con il Questore su indagini della divisione Anticrimine e della squadra mobile.

Il 55enne è indicato da collaboratori di giustizia come appartenente al gruppo Monte Po-Picanello della cosca Cappello – Bonaccorsi. E’ tra gli indagati dell’operazione Camaleonte del giugno 2020 della Squadra Mobile etnea e dallo Sco di Roma contro 58 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti e di reati in materia di armi.

Nella stessa inchiesta sono indagati anche il figlio e altri suoi familiari.

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