“Leggo dichiarazioni di rappresentanti politici che fanno accapponare la pelle, questa è una terra di giustizialisti: è una vergogna. Abbiamo visto quanti indagati poi sono usciti dalle inchieste. Quindi, calma calma… calma”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che corre in soccorso del suo delfino Ruggero Razza, indagato nello scandalo sui dati falsi della pandemia esploso all’interno della Regione Siciliana, per il quale l’assessore regionale è indagato insieme con altri 6, tre dei quali ai domiciliari.

“Questa terra dà fastidio quando non alimenta le cronache giudiziarie – ha aggiunto Musumeci -, abbiamo tenuto lontano in questi anni la Sicilia dalle inchieste. Ho fiducia in Razza, ed estrema fiducia nella magistratura: sono convinto che i fatti saranno chiariti”

“Siamo stati noi a chiedere la zona rossa – afferma Musumeci – E’ facile in questo momento fare ricostruzioni. Intanto abbiamo il dovere di chiederci, perché? A cosa serviva? Quale gara dovevamo vincere? Quale premio avremmo ottenuto, soprattutto nella prima fase? Se noi eravamo i primi a chiedere le misure di restrizione, se io stesso insieme all’assessore Razza abbiamo chiesto al governo nazionale due settimane di zona rossa quando tutta Italia faceva il possibile per rimanere in zona arancione. Ecco perché sono tranquillo, sono certo che la magistratura farà luce”.

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