La commissione Ambiente dell’Ars ha approvato il disegno di legge di riforma del sistema dei rifiuti. “Dopo innumerevoli sedute e la ricerca di ogni mediazione possibile, ritengo che siano state superate tutte le perplessità tecnico giuridiche che erano state sollevate anche dalle opposizioni”, dice la presidente Giusy Savarino. “Mandiamo in aula un testo in gran parte condiviso, tranne che per il numero degli ambiti di gestione, i quali noi riteniamo debbano essere, almeno in prima applicazione, nove, ovvero uno per provincia – afferma – Lo riteniamo sia per motivi organizzativi e logistici, che per contemperare il dettato legislativo del codice dell’ambiente, il quale intima che siano almeno di livello provinciale, con quanto richiesto dalla Corte dei Conti, che chiede di ridurle. Ora che la sintesi è stata trovata, mi auguro che l’aula possa approvarla in breve tempo, perché sarebbe una risposta ottimale dopo che , grazie al governo Musumeci, è stato approvato anche il piano regionale di rifiuti, che programma l’impiantistica in Sicilia”. Per la capogruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto, “è stato fatto un ottimo lavoro” e “appare doveroso ringraziare l’ex assessore Pierobon che aveva avviato un lavoro passato nelle mani dell’assessora Baglieri che ben ha operato in queste settimane per giungere al traguardo odierno”. Si va verso nove ambiti (Ato) e le nuove Autorità di ambito (Ada), con responsabilità dirette dei sindaci. Il ddl ribadisce la preminenza del pubblico nel sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e vincola anche le imprese private a precisi obblighi in caso di necessità di smaltimento al di fuori degli impianti pubblici. “Sono certa che la nuova legge, non appena verrà approvata dal Parlamento regionale, costituirà un unicum con il piano rifiuti voluto dal governo Musumeci e collocherà la Sicilia tra le regioni virtuose. In questi anni – conclude – ben si è fatto sulla raccolta differenziata che, adesso, grazie alle nuove norme di gestione dei rifiuti avrà un’ulteriore spinta”.

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