All’Orizzonte sventola alto il tricolore. Catania e le ragzze dell’Ekipe nel tardo pomeriggio di ieri si sono laureate campionesse d’Italia della pallanuoto femminile. Il ventunesimo scudetto della storia del club etneo arriva in quel di Padova al culmine di cinque gare all’insegna dell’equilibrio e del bel gioco tra due squadra di altissimo tasso tecnico e qualitativo. A decidere la finalissima scudetto, per la quarta volta in due settimane, sono ancora i rigori.

Una favola iniziata già nel primo tempo grazie ad una partenza sprint delle etnee avanti 5-1, poi la rimonta delle padroni di casa 3-1 nel secondo, e addirittura il sorpasso tra il terzo e quarto tempo, riacciuffato 10-10 dalle mai dome ragazze dell’allenatrice Martina Miceli e della presidentessa Tania Di Mario a pochi minuti dal fischio finale. A raccontare dell’impresa i tiri di rigore: due quelli sbagliati da Plebiscito Padova, quattro quelli realizzati dalle rossazzurre con il tiro dai cinque metri di Giulia Emmolo, che seggella il successo dell’Ekipe Orizzonte per 14-11.

Gioia e passione, orgoglio e sacrificio, lacrime e tuffi in vasca. La festa delle rossazzurre è l’emblema di un successo voluto, cercato e meritato figlio di un gruppo coeso, caratterialemente forte, che con la vittoria del 21esimo titolo saluta le carriere vincenti di Giulia Gorlero, Arianna Garibotti e Rosaria Aiello che tra un festeggiamento e l’altro hanno annunciato il loro ritiro.

Il tricolore, si aggiunge alla vittoria della Coppa Italia di due mesi fa, e dopo quello del 2019 che ha regalato la seconda stella all’Ekipe Orizzonte, resta, dunque, alle Pendici dell’Etna. Catania arrichisce la sua storica cultura sportiva e nell’albo sportivo delle squadre catanesi annovera, così, con orgoglio, il 66esimo scudetto tinto di rosso e azzurro.

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