Nonostante gli sforzi continui a prendere peso? Il motivo non è ciò che mangi, lo svelano gli esperti

Ottenere una buona forma fisica non è solo esteticamente gradevole ma è anche salutare, nuovi studi dimostrano che non riuscire a perdere peso potrebbe dipendere più dal nostro cervello che dalle nostre abitudini alimentari.

Durante l’estate tutti cercano di mettersi in forma per una questione di benessere personale. Esporsi al mare fuori forma può fare sentire a disagio e far percepire lo sguardo degli altri come un giudizio negativo. Per questa ragione la stagione estiva è quella in cui più o meno tutti si mettono in tiro, assumendo abitudini alimentari più rigide e persino routine di allenamento più intense.

Donna che mangia davanti al frigo
Nonostante gli sforzi continui a prendere peso? Il motivo non è ciò che mangi, lo svelano gli esperti -futurapress.it

Il fatto che sia finita l’estate non dovrebbe portare ad un rilassamento da questo punto di vista, ma la verità è che questo accade. Ci sono poi casi di persone che non riescono a portare a termine una dieta in nessuna stagione, un qualcosa che si pensa sia legato all’incapacità di seguire un corretto regime alimentare o una routine di attività in grado di consentire il consumo di calorie.

Ma se a non permettere di ottenere i risultati fosse il nostro cervello? Se il costante stato d’ansia in cui viviamo portasse il nostro organismo a secernere delle molecole adipose rendendo complesso attivare il nostro metabolismo nel modo corretto e non consentendoci di ottenere i risultati sperati?

Lo studio che dimostra il ruolo dell’ansia nel peso corporeo

Non è certo una novità il fatto che uno stato di nervoso e di ansia possa portare le persone a mangiare fuori pasto e mangiare in maniera compulsiva. Ma se questo comportamento fosse spinto dal rilascio di particolari ormoni da parte del nostro organismo? Su questa ipotesi si è basato uno studio recentemente condotto su delle cavie di laboratorio.

Ragazza stressata che si tiene la testa tra le mani
Lo studio che dimostra il ruolo dell’ansia nel peso corporeo – futurapress.it

I ricercatori della McMaster University hanno posto i topi in uno stato di stress costante per analizzare come si comportava il loro organismo e ciò che hanno scoperto è stato decisamente interessante. Lo stato di ansia e stress porta il loro cervello a richiedere il rilascio di grassi da parte delle cellule adipose.

Una volta che le cellule adipose hanno rilasciato il grasso, il metabolismo del soggetto si attiva e richiama all’azione. Ciò significa che c’è una correlazione diretta tra il forte stress e il senso di fame, il che confermerebbe che chi vive in situazioni di forte ansia e stress è spesso portato a nutrirsi anche fuori pasto per meccanismo di difesa.

Chiaramente si tratta di uno studio preliminare e sarà necessario verificare se anche l’organismo degli esseri umani funziona alla medesima maniera. Qualora i risultati venissero confermati, però, ci troveremmo di fronte ad una svolta poiché si potrebbero strutturare delle terapie che prevedono un aiuto psicologico oltre ad una strutturazione di una dieta su misura.

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