Denunce sociali e spaccati della società sicula ai tempi del web 2.0 si mescolano ad una sicilianità traboccante per il lungometraggio Maledettissima Tu.

“L’unica cosa a cui tenete è controllare il vostro profilo ed esprimere attraverso una condivisione la vostra pazza voglia di amare” sarebbero questi i giovani dipinti dall’incipit del mediametraggio, come è meglio definire il lavoro vista la sua durata di 64 min, realizzato da Francesco La Rosa.

Un operaio quarantenne di Catania con la passione per i video che sta realizzando i propri progetti essendo già al secondo lavoro dopo il primo cortometraggio “Pacenzia” realizzato 3 anni fa.

Il video, creato volutamente in dialetto catanese, girato a Catania e provincia denuncia  tra luoghi di culto, periferie , e personaggi semplici il bullismo e funge da monito per i giovani contro la delinquenza.

Trama drammatica per il lavoro che vede la presenza del giornalista antimafia Pino Maniaci, il cantante neomelodico Antonio Cannata e Sabrina Privitera con l’interpretazione brani musicali di Alfio Patti e Nino Marchi sulle musiche del maestro Carmelo Incognito .

Amici, parenti, colleghi, “gente di un Dio minore” dice l’autore che con la loro umiltà e spontaneità fanno della vita un romanzo da leggere “ccà supicchiarìa”.

Quest’anno La Rosa parteciperà con questa “Maledetta” storia di un uomo stretto nella morsa tra il bene e il male a vari concorsi a Brescia, Voghera, Napoli.

 

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