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Ecco come vengono accolti i turisti a Catania. Giunti con le navi da crociera, è quel che li aspetta appena mettono piede fuori l’ingresso principale del porto. La cartolina con cui si presenta la città è quella che vedete nel video e nelle foto.

Le macerie del crollo di un cornicione avvenuto tre mesi fa – ripetiamo: tre mesi fa – non sono mai state fatte rimuovere dal Comune di Catania. Sono lì da allora, da quando per miracolo nessuno è stato colpito dai grossi calcinacci caduti. Delle transenne con gli slogan che sanno di beffa, che rendono il tutto ancor più grottesco: “Catania ‘nto cori” e “Che bedda Catania”.

“Catania nel cuore” e “Che bella Catania”…

Soltanto delle transenne, un nastro legato fra esse e via, a posto così. E la sconcertante inerzia amministrativa stimola l’assenza di senso civico di alcuni cittadini, che hanno ridotto ad una discarica il tratto di strada che immette sulla via Cardinale Dusmet, l’arteria degli storici Archi della Marina, quella che conduce al Centro Storico, a due passi dal Duomo, da Palazzo degli Elefanti.

Dalla via Etnea, dal salotto di Catania, che si presenta così.

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Ci troviamo nel centro dello shopping, in uno dei tratti più frequentati, quello chiuso al traffico proprio per renderlo un’oasi per cittadini e turisti, per godersi la passeggiata fra il barocco, i negozi, i grandi magazzini. Lasciamo che parlino le immagini.

Sembra incredibile, ma è reale, tutto drammaticamente reale, sotto gli occhi di tutti, anche di chi dovrebbe tempestivamente intervenire. Tutto indicativo di come attualmente è gestita la città. Di come, attualmente, non è gestita la città.

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