Il cantiere sulla Strada Statale 640 tra Caltanissetta ed Agrigento  sarà concluso per giugno 2020. E’ questa la “promessa” che il Premier, Giuseppe Conte, in visita al Cantiere Cmc del capoluogo nisseno. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha chiesto una data certa per ultimare i 28 km rimanenti che, se completati entro i termini annunciati oggi, avrebbe un ritardo sul progetto iniziale di oltre un anno.

Il Premier ha così commentato: “Non siamo qui per fare miracoli ma per portare il nostro impegno perché inizino i lavori. La SS640 è un’infrastruttura strategica per la Sicilia. Vogliamo che la Regione faccia la sua parte. Noi faremo di tutto perché abbiamo un obiettivo ben preciso: giugno 2020“.

Tempi inevitabilmente lunghi per rimettere in marcia dei lavori che torneranno a “pieni giri” solo tra qualche mese. Il primo obiettivo di ANAS sarà quello di riaprire nelle prossime settimane i 4 km che vanno ad incidere sulla viabilità in entrata ed uscita da Caltanissetta.

Sui lavori pesa , però, il destino della Cmc di Ravenna, azienda affidataria del cantiere,  interessata da alcuni problemi di carattere finanziario, che il Primo Ministro così inquadra: “Non ci aspettiamo sorprese geologiche e archeologiche, è già tutto scavato. C’è invece un problema finanziario, resta l’incognita sulla continuità aziendale di Cmc. Ci sono problemi giuridici complessi ma il governo farà di tutto con i commissari e i giudici fallimentari di Ravenna. C’è un tavolo al ministero dello Sviluppo economico e Anas farà la sua parte, ma bisogna confrontarsi con le procedure di legge per capire come si evolverà la decurtazione dei crediti e il proseguimento dell’attività aziendale”. Il primo passo sarà quello del ripianamento dei debiti verso fornitori e subappaltatori, ammontante attorno ai 70 milioni.

Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, ha accompagnato il Premier nella visita ed ha sottolineato l’importanza dell’opera: “Ho voluto fortemente iniziare questo tour dei cantieri dalla Sicilia – ha detto – perché ritengo che questa sia una delle grandi opere utili più importanti che abbiamo in Italia. Abbiamo incontrato i rappresentanti delle imprese affidatarie che sono imprese siciliane, che danno lavoro a centinaia di persone e fanno vivere centinaia di famiglie. La mia presenza e quella del premier non ha solo un significato simbolico, ma effettivo, sostanziale. Qua ci siamo bloccati nel settembre 2018 e lo abbiamo sbloccato parzialmente ma nei prossimi giorni convocheremo un tavolo al Mise per sbloccare totalmente l’opera. Se c’è una strada, anche se molto stretta, per risolvere i problemi la percorreremo insieme”.

Foto da: Movimento 5 Stelle

 

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