Duro botta e risposta tra Danilo Toninelli, Ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti e Nello Musumeci, Presidente della Regione siciliana, sulle infrastrutture regionali. Ad accendere la miccia erano state alcune dichiarazioni del ministro che, in mattinata, aveva attaccato il Cas sulla gestione delle autostrade siciliane, sottolineando i 541 inadempimenti a carico dell’ente controllato dalla Regione. Non si è fatta la replica del Governatore regionale che attacca: “Il ministro Toninelli si preoccupi di esercitare un controllo più efficace sull’Anas, invece di difenderla a spada tratta: quella stessa Anas che in Sicilia sulla Catania- Palermo ci ha fatto trovare al momento dell’insediamento 11 cantieri e quella stessa Anas che tiene nel portafoglio oltre 2 mld di euro della programmazione regionale, molti dei quali ingiustificatamente ancora non trovano investimento. Si preoccupi il ministro di chiedersi perché Rfi da 30 anni non ha ritenuto di fare adeguati investimenti per l’ammodernamento della rete ferroviaria in Sicilia – aggiunge – E se è vero che da oltre 30 anni si parla del raddoppio ferroviario Messina-Catania, da un ministro degno di questo nome ci si aspetta un’azione seria e dirompente. Si chieda il ministro perché sull’arteria Nord-Sud l’Anas non muove un dito dal 2014, condannando alla paralisi un cantiere e una arteria che era stata salutata con tanto favore e speranza perché avrebbe collegato il Mar Tirreno col Canale di Sicilia. Toninelli ci dica come vuole sbloccare i miliardi in campo ad Anas e Rfi, chi vuole nominare commissario per le strade provinciali e la smetta di pontificare. Si prepari invece a ricevere una nostra delibera, con la quale gli chiediamo di farsi carico di un piano anti-sismico della viabilità: 1.900 viadotti e ponti suscettibili di verifica”.

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