Per elevare il livello di sicurezza a Catania e la sua percezione da parte degli abitanti è stata avviata la rimodulazione e la ridefinizione delle attività di vigilanza e controllo del territorio per razionalizzare e mettere a sistema le risorse a disposizione. E’ quanto deciso dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato e presieduto dal prefetto Claudio Sammartino. E’ stata predisposta una pianificazione di massima per tutte le azioni interforze sul territorio per intervenire non soltanto nei confronti della criminalità diffusa (reati predatori,spaccio stupefacenti, presenza di extracomunitari clandestini, abusivismo commerciale, etc.), ma anche per perseguire le interconnessioni con la criminalità organizzata che in essa trova terreno di coltura e trae energie per riorganizzarsi. Gli interventi interforze saranno condotti da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza con il concorso della Polizia Locale, della Capitaneria di Porto e dell’Esercito.

Contribuiranno anche l’Asp e il 118 per i servizi di accertamento dell’abuso di alcool e dell’uso di stupefacenti, soprattutto in prossimità dei luoghi di ritrovo e di divertimento per la prevenzione dei sinistri stradali e delle turbative dell’ordine pubblico. Specifica attenzione sarà prestata anche ai luoghi della “movida” per controllare più adeguatamente fenomeni di illegalità e di disturbo della civile convivenza e dell’ordine pubblico. La Prefettura di Catania ha disposto anche una decisa e determinata azione contro ogni forma di illegalità e abusivismo e a comportamenti illegali e pericolosi per la sicurezza stradale (soprattutto in relazione alle infrazioni al codice della strada che costituiscono pericolo o minaccia per sé o per gli altri). Ma anche particolare vigilanza nelle zone periferiche, in quelle degradate o in cui sono presenti attività criminali, condotte anche da stranieri, che incidono sul senso di sicurezza della collettività e indeboliscono la sicurezza urbana; attenzione mirata all’abusivismo commerciale e alle altre forme di abusivismo presenti sul territorio, soprattutto durante l’ormai avviato periodo estivo.

 

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