“Università Bandita” sale ad 80 il numero totale degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’Università di Catania così denominata, sfociata il 28 giugno scorso con la sospensione da parte del Gip del Rettore dell’Ateneo di Catania Francesco Basile e di altri nove professori con posizioni apicali nei Dipartimenti dell’Università etnea, tutti indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta.

Nelle scorse ore il personale della Digos ha notificato, secondo quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Catania, ulteriori avvisi di conclusione indagine che vanno ad aggiungersi ai 66 già resi noti precedentemente.

14 sarebbero i nuovi indagati tra i quali spicca il nome dell’ex sindaco Enzo Bianco assieme all’ex assessore comunale alla Cultura, Orazio Licandro, ordinario del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, nonché la professoressa Marina Paino, direttore del Dipartimento stesso.

È proprio per l’assegnazione della cattedra nell’ateneo etneo a Licandro, detentore di cattedra a Catanzaro,  che si sarebbe attivato Bianco, nella fase finale del suo ultimo mandato a Palazzo degli elefanti, coinvolgendo la direttrice del Disum Marina Paino e l’ex direttore del dipartimento e poi prorettore Giancarlo Magnano San Lio. La chiamata per il posto da docente sarebbe finita nelle carte della procura e rientrerebbe nel novero di quelle che sarebbero state pilotate dal sistema di potere dell’ateneo.

Notificati ieri anche altri avvisi di chiusura delle indagini ad altrettante personalità dell’ambiente accademico: Valerio Pirronello (ex direttore dipartimento di Fisica), Luigi Caranti (Filosofia politica), Caterina Cirelli (Geografia economico-politica), Rosa Alba Miraglia (Economia aziendale), Giovanni Pennisi (Scienze tecniche mediche applicate), Santo Burgio (Storia della filosofia), Margherita Ferrante (Igiene generale e applicata), Venera Ferrito (Scienze biologiche), Gianpietro Giusso Del Galdo (Botanica), Giuseppe Musumeci (Scienze biomediche) e Salvatore Torre (Geografia).

“Mi fa piacere che la magistratura catanese abbia deciso di prolungare le indagini su una vicenda del Dipartimento di Scienze umanistiche. Sono sicuro che al termine di questo approfondimento sarà dimostrata la piena legittimità del mio comportamento”. Lo afferma in una nota l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco. “Si sta parlando – aggiunge l’ex sindaco – di un Professore di Storia del Diritto Romano, già Ordinario da molti anni, con una serie di pubblicazioni riconosciute a livello internazionale e di una procedura che a me pare pienamente legittima, rispetto alla quale non ho ovviamente alcuna competenza. Ho piena fiducia che approfondite indagini confermeranno quanto ho affermato”

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