Oltre ad uccidere Antonino Contiguglia, 62 anni e il nipote Fabrizio Contiguglia, 27 anni, per una lite per un parcheggio,  Salvatore Russo, di Paternò, fermato ieri dai carabinieri a Ucria, centro incastonato nei Nebrodi teatro della folle tragedia, ha ferito anche Salvatore Contiguglia, 43 anni, un altro nipote di Antonino.L’uomo è stato trasportato prima all’ospedale di Patti e poi al Papardo di Messina, le sue condizioni non sarebbero gravi.

Pare che la lite sia scaturita per un un posto auto nella piazzetta di Ucria che si contendevano Antonino Contiguglia e Russo da qualche settimana. Ad un certo punto Russo dopo l’ennesima lite avrebbe sparato, secondo l’accusa, contro i tre. Fuggendo poi nella sua abitazione dove è stato bloccato dai militari dell’Arma.

Gli omicidi sono avvenuti intorno alle ore 21.

Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Patti, Andrea Apollonio, ha per ora disposto il fermo dell’uomo. Il fermato è stato rinchiuso nel carcere di Gazzi a Messina.

“Un’intera comunità è sotto shock per quanto accaduto. E’ un gravissimo fatto di sangue e non era mai avvenuto qualcosa di tale gravità. Ci tengo a sottolineare che il nostro è un paese accogliente, pacifico e tranquillo, popolato solo da 1000 persone” . Lo afferma Vincenzo Crisà, il sindaco di Ucria. “Nel periodo estivo – prosegue il sindaco – tanti turisti vengono nel nostro centro montano per trascorrere in pace le vacanze. Siamo vicini ai parenti delle vittime e in segno di lutto abbiamo sospeso tutte le manifestazioni estive”.

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