L’astronauta Luca Parmitano è il nuovo comandante della Stazione Spaziale Internazionale. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è il primo italiano e il terzo europeo ad assumere questo ruolo.

La cerimonia del passaggio di consegne con il comandante russo Alexei Ovchinin è avvenuta a bordo di una stazione orbitale affollatissima, con ben nove astronauti a bordo. Domani in tre, compreso Ovchinin, rientreranno a Terra e comincerà ufficialmente la Expedition 61.

Non solo. l’astronauta siciliano, avrà anche il comando di una delle passeggiate spaziali che affronterà in novembre. “E’ la prima volta che un astronauta non americano riveste il ruolo di leader di un’attività extra-veicolare”, ha detto il capo del Gruppo esplorazione dell’Esa, Bernardo Patti, nella diretta in streaming organizzata oggi dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per la cerimonia con cui AstroLuca ha assunto il comando della Stazione Spaziale.

“Un grande traguardo per l’Italia dello spazio. Auguri di buon lavoro a Luca Parmitano, che permette all’Italia spaziale di raggiungere un grande traguardo”, ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia.

“Diventare comandante della Stazione Spaziale Internazionale è un grande privilegio, il primo per un astronauta italiano. È il riconoscimento della sua grande professionalità e delle sue competenze dimostrate sul campo e in volo”, ha osservato Saccocia a proposito di Luca Parmitano, entrato a far parte nel 2009 del corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

La missione europea Beyond, nella quale è impegnato AstroLuca, “si sta confermando, così, come una missione dai grandi risultati anche grazie al forte contributo italiano. Luca – ha rilevato Saccoccia – è stato già protagonista di una prima presenza in orbita con la missione Volare dell’Asi, grazie alla quale sono stati raggiunti importanti obiettivi scientifici e di comunicazione. Siamo orgogliosi, quindi, della sua assegnazione al comando della Iss”. E’ un passaggio, ha aggiunto, che “segna la conferma per il sistema Italia, anche grazie all’Aeronautica Militare, delle capacità a tutto tondo nel formare e preparare a livelli eccelsi tutta la pattuglia dei sette astronauti tricolori che si sono alternati in orbita in questi anni”.

 

Foto da: Quotidiano.net

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here