Si teme il peggio. Perdere il posto di lavoro. Perché i segnali colti dai rappresentanti della Filca Cisl fanno scattare il campanello d’allarme. Uno, il più eloquente, è il mancato pagamento dello scorso stipendio e da lunedì scatterà la seconda mensilità, sulla quale, giocoforza, si allunga l’ansia dei lavoratori.

Quelli che stamattina hanno bloccato i lavori nel cantiere per la costruzione della struttura che dovrà ospitare il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi-Centro. I lavori sono cominciati lo scorso aprile, quando è stato demolito il vecchio plesso di Malattie Infettive. Lo scorso mese l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha fatto un sopralluogo e che si era concluso con la convinzione di potere inaugurare l’importante opera nella prossima estate, che non lasciava presagire quel che sarebbe accaduto.

Ma i lavoratori sono “Senza stipendio a causa delle gravi inadempienze contrattuali dell’impresa sub appaltatrice”, afferma Domenico Murabito della Filca Cisl Catania che “rivendica l’immediato pagamento delle retribuzioni, il mantenimento occupazionale ed il rispetto delle regole contrattuali e normative”.

Quel mantenimento occupazionale sul quale si addensano nubi perché l’impresa madre sembrerebbe intenzionata a rescindere il contratto che la lega alla ditta in subappalto alla quale sono legati i lavoratori oggi in sciopero.

I responsabili del cantiere hanno manifestato solidarietà ai lavoratori e garantito che faranno il possibile per contribuire ad una risoluzione che permetta di non fare perdere loro un centesimo, “ma – sottolinea Murabito – per ora sono soltanto parole. Per questo noi della Cisl, comunque, abbiamo predisposto una richiesta di convocazione urgente all’Ispettorato del Lavoro, dove chiederemo un tavolo sindacale con tutti i soggetti interessati”.

 

 

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