Lo spogliatoio di una palestra come un vero e proprio ambulatorio del doping. Nel palermitano giovani atleti bodybuilder e ciclisti dilettantistici si dopavano per alterare lo loro prestazioni agonistiche, attraverso iniezioni intramuscolo o sottocutanee si somministravano sostanze dopanti.

I carabinieri del Nas di Palermo hanno arrestato quattro soggetti, posti poi ai domiciliari, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e commercio di sostanze dopanti così come il nandrolone.

In manette sono finiti Cesare Monte di 39 anni, personal trainer, Gaspare Aiello, 32enne proprietario di una palestra a Partinico, Filippo Masucci di 50 anni e Francesco Di Rosalia 34enne che ha una palestra a Cinisi.

Gli investigatori hanno inoltre eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di altre 21 persone, delle quali 16 indagate per esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto dispensavano terapie mediche e piani nutrizionali. Il giro d’affari dell’organizzazione si aggirava sui 300mila euro annui.

A far scattare l’indagine un controllo antidoping eseguito su un atleta, risultato poi positivo, della gara ciclistica “Granfondo MTB – Baronessa di Carini”, disputata a Carini in provincia di Palermo, il 29 maggio 2016.

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