L’emergenza coronavirus sta mettendo alla prova la capacità reattiva della macchina organizzativa dello sport italiano, così come sta accadendo per altri settori della società italiana. La maggioranza delle federazioni ha deciso di sospendere le proprie attività anche per venire incontro alle preoccupazioni dei propri tesserati a qualsiasi latitudine.

Tra le federazioni che manterranno quasi inalterata la programmazione del week end c’è l’hockey prato, che tra oggi e domani ha calendarizzato le gare dei gironi di Coppa Italia, che si svolgeranno a porte chiuse. Una situazione che preoccupa non poco la Polisportiva Hockey Valverde femminile, attesa dal girone in programma domani a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, a distanza ravvicinata dalla zona rossa del focolaio lombardo del Covid-19.

L’eventualità di una trasferta in terra lombarda, alle attuali condizioni, ha messo in allarme la società,lo staff tecnico e le atlete di Trinidad Canon, alcune delle quali con bambini in tenera età, altre invitate dai rispettivi datori di lavoro ad osservare un periodo di quarantena al ritorno da eventuali spostamenti verso Lombardia o Veneto.

Inoltre il girone che include Nicolosi e compagne ha già visto le rinunce (per gli stessi motivi) di Cus Padova e HC Riva, ridimensionando di fatto la qualificazione ad uno scontro diretto tra le valverdesi e le lombarde dell’Argentia.

Considerazioni che, insieme all’esposizione a cui si sottoporrebbero le atlete con i transiti dagli scali aerei nei tragitti di andata e ritorno, hanno spinto il club siciliano a richiedere alla FederHockey ed al Settore Agonistico Nazionale della stessa il rinvio della gara al 31 maggio: “Il rinvio degli incontri permetterebbe, alla luce dei prossimi impegni previsti il 14 e 22 marzo a Valverde con Cus Pisa e Amsicora, quindi in luogo e con società non interessate al fenomeno, di guadagnare circa ulteriori 20 giorni, un periodo durante il quale, a detta degli esperti, la situazione dovrebbe evolversi in senso positivo – spiega il club etneo nella richiesta di rinvio – Il tutto avverrebbe senza stravolgere l’attività complessiva ma garantendo nel contempo le atlete, i tecnici e i dirigenti”.

Una richiesta rimasta tutt’ora senza risposta ufficiale a meno di 24 ore dalla gara. Atteggiamento che stride con il buon senso, che servirebbe in queste delicate fasi, e con gli orientamenti espressi dallo stesso governo regionale lombardo negli ultimi giorni. Un rischio ed uno sforzo eccessivo per un gruppo di atlete che, per quanto rappresentino delle eccellenze siciliane ed italiane, compiono grandi sacrifici per onorare gli impegni sportivi con i club, dato lo status dilettantistico del movimento hockeistico italiano.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here