Tornano ad agitarsi le acque in casa Trapani Calcio. Il club granata, che nel periodo pre coronavirus era stato protagonista di qualche schermaglia con l’ex amministratore delegato De Simone, torna alla ribalta per la lettera che i dipendenti hanno indirizzato al sindaco trapanese, Tranchida.

Una richiesta di aiuto inequivocabile, quella contenuta nella lettera, con la quale i dipendenti mettono a conoscenza il primo cittadino del “grave stato di disagio economico” vissuto, a loro dire, nell’indifferenza di tutta la città.

“Dal mese di dicembre 2019, ben prima, dunque, dell’emergenza determinata dalla pandemia, i dipendenti del Trapani Calcio non percepiscono gli stipendi e ciononostante hanno continuato a garantire il proprio impegno quotidiano, per il senso di responsabilità, che li ha sempre contraddistinti, nella consapevolezza che il lavoro di ciascuno è fondamentale per tenere in vita un patrimonio – la squadra di calcio della propria Città”, spiegano i dipendenti, con le spettanze dei primi quattro mesi dell’anno ancora insolute.

Dito puntato anche contro il CdA del club ed il Collegio Sindacale che, secondo quanto riferito nella lettera, sarebbero a conoscenza della situazione. Le uniche risposte arrivate ai dipendenti, dopo le ripetute sollecitazioni per capire quantomeno le tempistiche di corresponsione degli stipendi sono state, tra l’altro, più che insoddisfacenti con un “se entrano soldi saranno pagati gli stipendi”, che non può lasciar dormire sogni tranquilli.

Un appello per il quale, adesso, sono attese le risposte delle istituzioni trapanesi e del club.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here