Era ai domiciliari su disposizione del Magistrato di Sorveglianza di Pescara in considerazione delle pregresse patologie non compatibili con il regime carcerario e a seguito dell’emergenza Covid-19. Adesso Salvatore Fiore, 53enne, detto “Turi Ciuri” torna in carcere. L’uomo deve scontare ancora cinque anni e 18 mesi di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni.

E’ stato catturato nella sua abitazione dagli agenti della mobile di Catania e condotto nel carcere di Bicocca. ‘Turi Ciuri’, è indicato come “appartenente all’organizzazione mafiosa radicata nella zona di San Giovanni Galermo”. Secondo indagini della squadra mobile, inoltre, “per un periodo sarebbe stato il capo degli affari illeciti della roccaforte criminale all’interno della famiglia Santapaola-Ercolano ed è rimasto, comunque, uno dei punti di riferimento per il clan mafioso”.

Come ricostruisce la Questura di Catania, Fiore è stato già condannato per reati, commessi fino al 2014, tra cui rapina, rapina aggravata in concorso, armi, associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione in concorso aggravata. Sono in corso nei suoi confronti ancora due procedimenti per associazione mafiosa ed estorsione, entrambi definiti con sentenza di condanna in primo grado, a 20 anni di reclusione per uno e a 5 per l’altro.

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