Il ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina ha visitato questa mattina la scuola Giovanni Falcone in via Pensabene a Palermo nel quartiere Zen più volte nel mirino dei vandali nelle ultime settimane. I raid e i furti sono stati al centro in questi giorni di un comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica in prefettura.

“La visita del ministro rappresenta un momento importante alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico – dice il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani – Un modo per rendersi conto personalmente delle esigenze delle scuole anche nelle realtà periferiche delle grandi città. Si dovrà valutare quali interventi mettere in campo per garantire la sicurezza degli alunni alla luce dell’emergenza Covid e la sicurezza del plesso scolastico per contrastare le intrusioni nell’edificio scolastico”.

Il ministro è stato accolto dalla dirigente scolastica Daniela Lo Verde. “Stiamo lavorando molto bene – ha detto Azzolina –  con il commissario Arcuri, stiamo investendo dei soldi per acquistare dei banchi singoli che possano essere arredi moderni e che possano restare. Si tratta di investimenti strutturali per le nostre scuole e che permetteranno forme di apprendimento nuove”.

“In Sicilia – continua Azzolina – come in altre parti d’Italia abbiamo l’obiettivo di migliorare gli spazi attualmente disponibili, cercarne negli altri al di fuori dalla scuola, anche per avvicinare gli studenti al mondo della cultura, in luoghi come cinema e teatri e musei. Un modo da avvicinare gli studenti al mondo della cultura. Vogliamo potenziare l’organico con docenti e personale Ata”.

E ancora. “Priorità è anche la sicurezza della scuola ‘Falcone’ e di altri istituti di Palermo. Metteremo degli impianti di videosorveglianza lavorando insieme con questura e prefettura. La scuola non si piega: offendere la scuola significa offendere lo Stato e questo non lo permetteremo, né come ministro dell’Istruzione, né come dirigente scolastica, né come comunità scolastica. La scuola è baluardo di legalità e dello Stato”.

Impianti di videosorveglianza e monitoraggi continui delle forze dell’ordine, “spero – ha aggiunto il ministro – possano dare una mano alla dirigente scolastica e ai nostri studenti che hanno diritto di non abbandonare il loro quartiere e a una scuola di qualità”.

“Abbiamo attivato un bando da 236 milioni che è stato pubblicato oggi: ogni scuola secondaria di primo grado potrà avere fino a 100 mila euro mentre le scuole secondarie di secondo grado potranno avere fino a 120 mila euro per comprare i libri di testo, device e zainetti agli studenti meno abbienti. La scuola deve arrivare a chi ha più difficoltà: nessuno deve restare indietro”.

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