“Abbiamo notato che nessuno indossa la mascherina. Figuriamoci il distanziamento”.

A rivelarci durante la puntata di oggi di Aperinews di oggi quel che sta succedendo a Malta sono Martina e le sue amiche Aurora, Corinne, Giorgia e Roberta. Le ragazze, tutte di Catania, dopo “dei problemi sorti con il proprietario della casa affittata per trascorrere la settimana di Ferragosto nella nostra Sicilia anche per evitare rischio contagio altro”, hanno deciso di optare per Malta “perché – spiega Corinne – siamo state attratte da una proposta allettante economicamente, ma non immaginavamo di ritrovarci in una zona a rischio per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus”.

Ma proprio quando la vacanza è entrata nel vivo, le amiche catanesi sono rimaste coinvolte nel periodo critico affiorato in queste giorni, quando il numero di siciliani tornati in Sicilia da Croazia, Grecia, Malta e Spagna ha suggerito al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, di obbligare alla quarantena coloro che rientreranno dopo Ferragosto da quei Paesi.

“Torneremo a Catania lunedì. E noi siamo già pronte a rispettare l’ordinanza – dice Martina – anche perché eravamo già decise a metterci in quarantena volontariamente, per il rispetto dei nostri familiari e di chi entra in contatto con noi”.

Applausi. Per nulla scontati, considerata la leggerezza con cui in molti, soprattutto fra i più giovani, stanno affrontando questo periodo, complice la solita, irritante, confusionaria gestione istituzionale dell’emergenza.

Martina e le sue amiche sono poco più che diciottenni e manifestano una maturità latitante, invece, sorprendentemente, anche chi l’esempio ai più giovani dovrebbe darlo, garantirlo.

Sembrerebbe il caso del Governo di Malta, dove, secondo la testimonianza della studentesse etnee, delle disposizioni internazionali per evitare i contagi “se ne fregano”, ci dicono in coro, ancora stupite.

“Non solo per strada, sulle spiagge e in altri luoghi pubblici nessuno indossa mascherine e rispetta il distanziamento… Pensate – racconta Martina – che quando siamo atterrate all’aeroporto non siamo state sottoposte ad alcun controllo. Nessun turista lo è stato. Nemmeno un semplice controllo della temperatura. Nulla”.

“Noi, comunque – concludono – anche per quel che abbiamo notato, non stiamo frequentando discoteche e luoghi affollati. Certo, avremmo voluto vivere la vacanza in maniera diversa, più serena, ma ci si può divertire e stare bene con le amiche anche senza andare a ballare o partecipare a feste con falò sulla spiaggia. La salute nostra e dei nostri cari viene prima di tutto”.

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