Sono i supermercati più amati, ma l’analisi rivela che costano 3.000€ in più l’anno

Altroconsumo svela quali sono i supermercati che, a parità di prodotti, ci costano circa 3.000€ l’anno in più.

Siamo nell’era del caro tutto, dove la semplice spesa alimentare diventa una sfida al risparmio. Bisognerebbe avere tempo ed energie per la caccia alle offerte, ma il consumatore medio, si sa, spesso non ha né l’uno né l’altro. Ed è proprio in questo periodo in cui i costi si alzano centesimo dopo centesimo e la scalata di stipendi e pensioni non sembra avere lo stesso slancio che vale la pena capire come risparmiare in maniera intelligente.

Uomo con carrello che guarda con aria stupita lo scontrino della spesa
Sono i supermercati più amati, ma l’analisi rivela che costano 3.000€ in più l’anno – futurapress.it

Per fortuna, piattaforme come Altroconsumo ci mettono di fronte a diverse realtà estrapolate da analisi. Non si tratta solo della qualità dei prodotti alimentari, ma anche di un rapporto che si basa sul costo medio di determinati alimenti e, come in questo caso, supermercati.

Da qui nasce periodicamente l’analisi sui supermercati più economici del 2025. Per riflesso, ci viene mostrato non solo dove conviene fare la spesa, ma anche dove sarebbe meglio evitare di andare qualora si voglia risparmiare qualcosa. Quel qualcosa arriva fino a 3.700€ l’anno per una famiglia media.

L’analisi di Altroconsumo: i supermercati da evitare e quelli che fanno risparmiare

L’indagine di Altroconsumo lavora sempre in larga scala. In questo caso ha preso in esame 1.150 punti vendita in 67 città italiane, con oltre 1,6 milioni di prezzi raccolti su 125 categorie di prodotti. Non parliamo solo di alimentari, ma anche di articoli per la casa, la cura della persona e perfino per gli animali.

Scontrino in primo piano e sacchetto della spesa alimentare sullo sfondo
L’analisi di Altroconsumo: i supermercati da evitare e quelli che fanno risparmiare – futurapress.it

Il quadro che emerge è piuttosto chiaro: tra marzo 2024 e marzo 2025 i prezzi sono aumentati in media del 2,2%, con i supermercati tradizionali che guidano i rincari (+2,4%). Un po’ meglio discount e ipermercati, ma sempre in crescita. Allargando lo sguardo agli ultimi cinque anni, la spesa ha superato l’inflazione: +24% nei supermercati, +23% negli iper e +26% nei discount, contro un +19% medio.

In questo scenario il portafoglio pesa, e non poco. Alcune insegne si distinguono in negativo: tra i punti vendita meno convenienti d’Italia spiccano un Despar di Cagliari e un Sigma di Bologna, dove il margine di risparmio è praticamente nullo. Anche scegliendo l’insegna più economica tra i supermercati tradizionali, come Famila, si arriva a un vantaggio minimo, intorno ai 200€ l’anno. Decisamente poco rispetto all’esborso complessivo.

Passando invece alle catene che fanno risparmiare davvero, il discorso cambia. Se ci si concentra sui prodotti più economici, Eurospin è l’insegna regina, con un taglio di spesa che può arrivare a 3.700€ l’anno per una famiglia di quattro persone. Se invece si guarda ai marchi propri, il primato spetta a Carrefour, che può garantire oltre 3.300€ di risparmio, seguita da Conad. Nella cosiddetta spesa mista, i discount restano imbattibili: In’s Mercato guida la classifica davanti a Eurospin e Lidl. E tra i singoli punti vendita, il più conveniente in assoluto è l’Iper Rossetto di Marcon, in provincia di Venezia.

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