Incredibile. Ma vero. Quello che sembrava grottesco adesso è diventato addirittura assurdo, proprio nel momento in cui le acque sembrano essersi calmate: campionati iniziati, litiganti assopiti, Gravina eletto presidente della Figc anche con l’appoggio della Lega B. Tutto molto bello, se non fosse che a rovinare la festa ci ha pensato il Tar del Lazio. La giustizia amministrativa che, fino a qualche giorno fa, aveva sbattuto la porta in faccia a chi chiedeva giustizia, adesso e con certosina minuziosità ha detto che la Serie B deve avere 22 squadre. Ma quando, come e soprattutto perchè? Questo ovviamente non è chiaro: di certo c’è che il Tar, fissando la discussione a marzo, ha di fatto annullato le decisioni prese dal commissario Fabbricini lo scorso 13 agosto e dunque ha riportato la Serie B a 22 squadre. Fosse successo ad agosto o al massimo a settembre, ci sarebbero stati tempi e modi per correre ai ripari. Ma ci troviamo a fine ottobre e sia la B che la C hanno già disputato ben 8 giornate. Troppe solo per poter immaginare uno o più ripescaggi. Una follia tutta italiana che adesso toccherà dipanare al neo presidente della federazione Gabriele Gravina. La logica indirizzerebbe verso un maxi risarcimento alle società coinvolte e ad una Serie b che, dalla prossima stagione, tornerebbe a 22 squadre. La logica, ma logica in questa storia non c’è mai stata. Peraltro nell’assurdo caso di un ripescaggio, bisognerebbe capire chi sono le 3 squadre che meritano: Ternana, Pro Vercelli e Siena o Novara, Catania e Siena. Si perchè nella follia estiva, per evitare il problema, nessuno si è mai espresso sulla questione e in caso di ripescaggio le escluse provvederebbero immediatamente a fare ricorso, controricorso e così via. Intanto la Lega Pro ha rinviato a data da destinarsi i recuperi delle partite delle squadre coinvolte ( il Catania ha già giocato ieri ). Al momento l’unica certezza è solo questa.

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