Bandiere azzurre sbandieranti davanti al centro nevralgico dello shopping etneo Centro Sicilia. L’ingresso del parco commerciale preso di mira da una protesta dei lavoratori, indetta da  Ugl terziario e Uiltucs, di  “Distribuzione Cambria”.

“Vogliamo chiarezza dall’azienda” questo il grido in coro degli scioperanti che saranno di stallo anche domani e mercoledi 31 Ottobre.

Animo della protesta il silenzio della società, proprietaria in provincia di Catania dei supermercati a marchio “Spaccio alimentare”, circa la sorte dei dipendenti dei supermercati chiusi nelle citta di: Catania, Giarre, San Giovanni La Punta.

Cosa ne sarà dei restanti aperti? Di fatto le unità operative, poste in ferie forzate oggi al culmine dello smaltimento delle suddette non sanno ancora quale futuro li attenderà.

“I 180 lavoratori interessati da questa paradossale vertenza sono stanchi ed, allo stesso tempo, indignati, perché si sono trovati improvvisamente abbandonati da una società distante dalle loro esigenze – afferma Carmelo Catalano, segretario provinciale di Ugl terziario che, insieme a Uiltucs, ha indetto la tre giorni di sit-in.

Disperazione e risentimento al quale risponde un silenzio assordante anche circa le invocazioni sulle busta paga, richieste che ancora non ricevono alcuna risposta. Mancanti infatti sarebbero per i 180 parte dello stipendio di agosto e l’intero importo di settembre.

“Pretendiamo un cenno da parte dell’azienda che, dicono, ha presentato domanda di concordato in bianco per un accordo di ristrutturazione societaria” urlano i lavoratori. A quanto pare però quest’ultima sarebbe una voce di corridoio, poco fondata, non supportata tutt’oggi da comunicazioni in merito.

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