Se vi trovate a Catania e avete intenzione di percorrere il Corso Italia o le arterie principali che lo attraversano, lanciate in alto la monetina. E scommettete. Testa o croce? Testa si passa indenni dagli incroci o si attraversa la strada incolumi sulle strisce pedonali, croce…

Ieri uno scooterista è stato fortunato. Intorno alle 13,30 si è scontrato con un autobus dell’Amt all’incrocio fra il centralissimo Corso che al termine si tuffa sul Lungomare. Molto spavento, nulla di più. Ma poteva andare peggio, molto peggio. Perché a quell’incrocio il semaforo non funziona. E’ spento, così come lo sono gli altri che dovrebbero regolare il traffico negli altri importanti e adesso pericolosissimi incroci.

E’ da più di 10 giorni che va avanti così e non si muove foglia. Anzi, sì… Stamattina ci siamo avventurati per verificare la situazione. Tutto spento e due ausiliari del traffico che hanno usato la paletta per sostituirsi un attimo al semaforo dove è avvenuto l’incidente. Quel tanto che è bastato per dare un senso a quel che non ha senso, per poi attraversare mollemente e lasciarsi inghiottire da un bar all’inizio del Viale Libertà. Fine: i semafori sono rimasti spenti e incustoditi. E il paradosso è che al semaforo, funzionante, del poco distante incrocio fra via Etnea e Viale Regina Margherita, il vigile c’è, come sempre. Ma non si è provveduto a piazzarne alcuni almeno negli incroci resi ancor più pericolosi dai semafori guasti.

Nel frattempo l’anarchia impera. Ci si affida alla voglia di rimanere illesi di chi affronta gli incroci di quello che dovrebbe essere uno dei salotti del capoluogo etneo. Ed è una gara a chi ne manda di più in tutti gli idiomi quando il caos si scatena nelle ore di punta. Per i pedoni la faccenda è delicata, visto che nessun freno è posto a chi se ne infischia già di suo delle strisce pedonali e che adesso non ha pure lo stop imposto dai semafori.

Quelli che sono spenti da più di 10 giorni. Più di 10, ci rendiamo conto? A Catania, nel capoluogo etneo, da più di 10 giorni non si è riparato il guiasto che, presumibilmente, è stato causato da una bomba d’acqua. Anche se lo schizofrenico funzionamento dei semafori non è una novità. Gli incroci è da tempo che in alcune zone di Catania, pure nelle ore notturne, improvvisamente danno di matto, lampeggiando esclusivamente la luce arancione, che è come se fossero tutte spente, visto che ci si affida sempre alla massima attenzione degli automobilisti nel non fare in modo di provocare incidenti.

Nel documento approvato dai consiglieri in carica durante l’amministrazione gestita dal sindaco Raffaele Stancanelli si scopre che: “È stato attivato ed è in funzione un sistema di controllo e gestione semaforica attivato su ventinove incroci. La centrale di controllo è situata all’interno della Direzione Mobilità. Il sistema è in grado di essere regolato da remoto al fine di ottimizzare i tempi di regolazione degli apparecchi semaforici in funzione di orari e di flussi. L’architettura del sistema si sviluppa su due livelli, quello Centrale e quello Periferico, connessi attraverso il sistema di comunicazione su rete geografica e locale. I sottosistemi comunicano tra di loro tramite il livello centrale. Il sistema semaforico, unitamente a quello di video sorveglianza implementato in vari parchi e GG.PP. della Città, costituisce una base significativa con cui potere realizzare nuovi servizi di monitoraggio e controllo della viabilità, della sicurezza e della pianificazione dei sistemi di circolazione. A ciò bisogna, infine, aggiungere la Centrale operativa dei Vigili Urbani, in piena trasformazione, e tutti i dispositivi di monitoraggio e controllo degli inquinamenti, atmosferico, acustico ed elettromagnetico nonché il sistema di controllo della ZTL Duomo, già attivo”.

Si tratta di un dispositivo che si trova all’interno della Direzione Mobilità, cioé dell’Utu, l’Ufficio traffico urbano. Roba da 1 milione di euro che non viene utilizzata perché una fonte interna, che ci ha chiesto l’assoluto anonimato, durante la fase finale dell’avventura da sindaco dell’Enzo Bianco poi sconfitto dall’attuale primo cittadino, Salvo Pogliese, ci ha rivelato: “C’è questo gioiello della centrale semaforica. Il 19 aprile del 2013, con la delibera numero 22, il Consiglio Comunale ha approvato il PGTU, il Piano Generale del Traffico Urbano. All’interno, tutte le opere da realizzare per rendere Catania finalmente una città vivibil urbanisticamente, rispettando le disposizioni europee sulle emissioni di gas veicolari, rispettando il diritto dei cittadini che pagano le tasse a potere vivere dignitosamente nel loro territorio. Uno dei fiori all’occhiello del piano è proprio la realizzazione della centrale per il controllo dei cosiddetti semafori intelligenti. Ma non si sa come funziona. E non si provvede a farlo funzionare, ad istruire qualcuno a farlo funzionare”.

Ecco. Ve l’abbiamo detta tutta. E quindi? Testa o croce.

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