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Assistenza e solidarietà sono doverose, ma non bisogna oltrepassare il limite e ogni tanto, anche chi ha bisogno, forse spinto da forze oscure, lo fa. Senza cadere in una facile ipocrisia che rischia di cadere nel razzismo, il riferimento è alla protesta messa in scena da alcuni migranti del Cara Mineo, una protesta che ha bloccato la strada statale 417 Catania-Gela, una delle arterie più trafficate della provincia etnea.

La questione, in questo caso, non è legata alla nazionalità o al colore della pelle dei manifestanti, ma al motivo che ha spinto alcuni di loro alla protesta. Motivi che potrebbero sembrare sterili. Tra i manifestanti che contestano il taglio dei servizi all’interno della struttura e nei trasporti, infatti, ci sarebbero anche un’ottantina di persone che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno, peraltro in tempi brevissimi rispetto alla norma, ma non vogliono lasciare il Cara perchè non avrebbero ricevuto i soldi per il viaggio. La protesta, come detto, ha costretto alla chiusura della statale 417 ma ha anche coinvolto la statale 385 che collega Catania e Palagonia, arteria presidiata da alcune decine di manifestanti.

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