A distanza di sei giorni dalla denuncia dell’associazione Meter Onlus, è stata oscurata la piattaforma tedesca con i video e le foto di sessanta bambine abusate sessualmente.

“Una vergogna – afferma Don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter – Abbiamo fatto di tutto per far si che avvenisse la chiusura anticipata della tremenda esposizione delle bambine violate nella loro intimità. Una goccia nell’oceano della perversione. Neonati che non avranno mai giustizia e che per anni sono e saranno schiavi e scarto sessuale”.

Numerose le mail mirate di Meter e della Polizia Postale italiana alla società che in Germania ha fornito lo spazio web e la chiusura del sito era stata disposta per il 29 novembre ma è stata anticipata.

Solo nel 2017 sono stati 502 i links segnalati con 4.292 foto e 4.412 video. Tutti i bambini abusati fra 0 e 2 anni. “Non possiamo mostrare questi video – continua Di Noto – e non per tiepidezza e paura ma per il fatto che incorreremmo nel reato di divulgazione di materiale pedopornografico. Non possiamo scaricarlo neanche come prova. Noi infatti inviamo solo il link di riferimento”.

E ancora: “Le aziende che offrono dei servizi web hanno delle importanti responsabilità. Ad oggi non esistono protocolli o filtri per l’upload dei file. È possibile caricare qualsiasi tipo di materiale, anche violento, con la presenza di atti sessuali con minori, e con indicibili pratiche di abuso in modo totalmente gratuito, anonimo e senza alcun controllo da parte dei proprietari dello spazio web in cui il materiale viene caricato”.

E proprio sulla piattaforma tedesca c’erano anche le immagini di una bimba piccolissima legata ad un cartone con alcune fascette da imballaggio. Era nuda. E in quei video si sentono anche le grida a causa delle violenze subite mentre chi ne abusa ride e sghignazza compiaciuto. 

“Abusare sessualmente di neonati – conclude il fondatore di Meter – non è neanche una notizia. Non indigna nessuno. Mi preoccupa questo atteggiamento. Questo connivente silenzio. Non abbiamo vinto. Le bambine risultano sempre abusate e mai individuate. I carnefici impuniti. Crescono le violenze sessuali sui bambini e la pedopornografia è inarrestabile”

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