Violentata, presa a calci e pugni sarebbero queste le vessazioni alla quale è stata sottoposta quotidianamente da mesi una giovane donna malmenata dal suo convivente solo perché accecato dalla gelosia.
Voleva forse renderla uno dei suoi oggetti, doveva essere di sua proprietà e l’unico suo obiettivo era quello di soggiogarla al proprio volere isolandola di fatto da amici e parenti.
La donna ha però trovato la forza di denunciare quegli atti reiterati di violenza fisica e psicologica. “Ti infilo una pistola in bocca e t’ammazzo” sarebbe solo l’ultima delle continue minacce patite dalla donna da Gennaio sino a quest’oggi. Una vera e propria lunga agonia che l’ha portata a dover anche subire rapporti sessuali contro la propria volontà.
Accusato di maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale continuata ed aggravata e lesioni personali aggravate l’uomo P.G convivente di 51 anni della donna è stato posto in arresto in seguito alla denuncia dalla vittima. Oggi, dopo le formalità di rito, l’ex convivente è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza su disposizione della Procura etnea.
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