La deposizione del luogotenente dei carabinieri Grasso impegnato nelle indagini, che ha confermato la ricostruzione dell’accusa, ha caratterizzato la terza udienza del processo davanti la Corte d’assise di Catania al 45enne Andrea Bellia accusato di avere ucciso 26 anni fa la 17enne Simona Floridia, il cui corpo non è stato trovato.

Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera contesta all’imputato l’omicidio volontario premeditato. I giudici hanno ammesso le prove delle parti e la controprova per la parte civile, la famiglia della ragazza, assistita dall’avvocato Giuseppe Fiorito.

Tra le prove citate dalla Procura contro Bellia la sua confessione a un amico (‘sono stato io’), confermata dal teste in sede di incidente probatorio, ma sempre smentita dall’imputato. Bellia è libero e, assistito dall’avvocato Fabiana Michela Distefano, si proclama innocente. La prossima udienza del processo si terrà il 14 marzo, con la deposizione di altri testi dell’accusa.

Simona Floridia scomparve la sera del 16 settembre del 1992 da Caltagirone. Era uscita con degli amici e poi, prima di rientrare a casa, ricostruirono alcuni di loro, fece un giro in Vespa con Bellia, allora 19enne. Per l’accusa, i due sarebbero andati a Monte San Giorgio dove avrebbero avuto una lite al culmine della quale Bellia l’avrebbe gettata da un dirupo. Per la difesa, invece, dopo un giro fatto insieme, Bellia con la Vespa avrebbe riaccompagnato Simona al centro, lasciandola viva vicino a un bar. Poi non l’avrebbe più vista. L’inchiesta si era conclusa con un’archiviazione del fascicolo.

È stato il legale della famiglia Floridia, l’avvocato Giuseppe Fiorito, nello svolgere attività di ‘indagini’, a scoprire la registrazione di una telefonata tra un amico dell’imputato che alla propria fidanzata rivela come Bellia, dopo un incidente, pensando di essere a rischio vita, gli aveva confessato di essere stato lui l’autore del delitto. La trascrizione della conversazione fa riaprire l’inchiesta e l’amico di Bellia, sentito durante un incidente probatorio per ‘cristallizzare’ le sue dichiarazioni, conferma quando aveva detto alla fidanzata al telefono. Ricostruzione che Bellia smentisce categoricamente, dichiarandosi innocente.

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