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Vi ricordate del delinquente con tatuato “King” sul collo? Che non fosse astutissimo lo si era sospettato, visto che quell’autoproclamarsi re con un vistoso scarabocchio aveva permesso ai carabinieri di identificarlo e di arrestarlo insieme con il complice per la rapina ad una panineria di Misterbianco compiuta lo scorso 31 gennaio.

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Di certo è un violento. Di quelli che fanno dell’atto vile la loro maniera di esprimersi, di quelli che godono nell’aggredire vittime più deboli, profittando anche della paura di chi potrebbe intervenire e, invece, preferisce defilarsi.

La videocamera di sorveglianza del bar tabacchi dell’area di servizio IP di via Galermo, sempre nel centro in provincia di Catania scelto come territorio di caccia, non documenta soltanto l’altra rapina messa a segno dal 21enne Vincenzo Solimene alla vigilia di Natale, lo scorso 24 dicembre, sette giorni prima di quella per cui è già rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

Vincenzo Solimene

Il video documenta la brutalità del rapinatore, che, mentre il complice raggiunge la cassaforte dell’area di servizio sul retro, si accanisce sui coniugi che gestiscono il tabacchi. Ceffoni, calci, pugni. I colpi sono inferti con rabbia, a prescindere, comunque, anche se le vittime sono una donna e un uomo che non hanno la forza per opporre resistenza, utilizzando un disperato lancio di pacchetti di sigarette per allontanare l’aggressore, modalità di difesa che già la dice lunga sulla debolezza delle persone sulle quali si è accanito il 21enne. Una furia cieca, disgustosa, che ha costretto la donna a 30 giorni di prognosi per la frattura di 3 costole.

Le ha fratturato 3 costole, il re balordo.

Lo ha fatto mentre 8, ben 8 clienti, tutti giovani, presenti al momento dell’irruzione non hanno mosso un dito e mentre la coppia veniva picchiata selvaggiamente si sono allontanati alla chetichella, senza fare un cenno, un tentativo, forse attanagliati dalla paura, forse indifferenti, chissà. Di certo è una testimonianza inquietante, triste.

1.800 euro contenuti nella cassa del bar e 20.450 euro custoditi nella cassaforte, il bottino. I due rapinatori sono poi fuggiti con una Citroen Xsara rubata tre settimane prima. Due giorni dopo il colpo, perquisendo l’abitazione di Solimene, che nel frattempo si era reso irreperibile, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 11.150 euro, la metà del bottino, suddivisa in 223 banconote da 50 euro. Alcune delle banconote sono state riconosciute dal titolare del bar che le aveva segnate con numeri progressivi. I militari hanno sequestrato anche un paio di scarpe di colore nero identiche per foggia e marca a quelle indossate da uno dei delinquenti.

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