Schiaffi, strattonamenti, abbandono dei pazienti, disinteresse nei loro confronti ed assenza di terapia. Per avere compiuto queste violenze, secondo l’accusa, la polizia ha sospeso dal servizio per 10 mesi un logopedista di 51 anni che lavora all’Aias di Milazzo.

E’ accusato di avere maltrattato alcuni bambini affetti da gravi patologie. Gli agenti hanno avviato le indagini su input dei genitori dei piccoli pazienti che avevano notato alcune anomalie nei comportamenti dei loro figli. In alcuni casi, avevano manifestato un atteggiamento di assoluta ritrosia ad effettuare le terapie con l’indagato. Le intercettazioni ambientali hanno appurato che i malesseri dei piccoli pazienti e le preoccupazioni dei loro genitori non erano affatto prive di fondamento, tant’è che il logopedista è stato ritenuto dagli investigatori responsabile di condotte particolarmente odiose e brutali nei confronti dei piccoli assistiti, affetti da gravissime patologie cognitive (fra cui autismo e sindrome di down), e dunque incapaci di reagire. L’indagato, nel corso delle sedute, stava a guardare il proprio cellulare, scattandosi anche delle foto, a confezionarsi delle sigarette, guardando video su siti e social network, disinteressandosi totalmente dei bimbi.

In alcune occasioni, addirittura, ha avviato ad inizio seduta un filmato della fiction “Il Commissario Montalbano” e una puntata del cartone animato per bambini “Masha & Orso”, lasciando abbandonati a sé stessi i piccoli, rimasti a guardare il monitor.

“Chi sbaglia paga e il dipendente dell’Aias che prestava servizio nel nostro ambulatorio di Milazzo, certamente pagherà per quello che ha fatto, per aver tenuto un comportamento gravissimo e inaccettabile nei confronti dei nostri piccoli assistiti”, dice il presidente del Centro di riabilitazione Aias di Barcellona Pozzo di Gotto Fabio Marletta.

“Abbiamo appreso solo questa mattina dai giornali i fatti contestati al logopedista e abbiamo visto, con grande sgomento, il video che lo riprende in atteggiamenti odiosi – prosegue – Quello che è emerso dalle intercettazioni colpisce profondamente tutti noi dell’Aias e i tanti nostri operatori che con professionalità, onestà e amore quotidianamente assistono i nostri ragazzi con disabilità”.

“Disinteressarsi dei bimbi, schiaffeggiarli e strattonarli all’interno delle aule in cui si svolge la terapia è quanto di più grave possa accadere – conclude – Ci auguriamo che la persona in questione paghi a livello penale per quello che ha fatto, ma la nostra Associazione non può stare a guardare e per questo apriremo un procedimento disciplinare nei confronti del logopedista, che porterà alla erogazione della sanzione più grave”.

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