“Leggo basito di una protesta da parte di alcuni lavoratori delle Pfe presso il Policlinico di #Catania. Perché protestano? Semplicemente perché si sta facendo un concorso pubblico di bacino per assumere, appunto con concorso pubblico, infermieri e OSS. Badate bene: non si tratta di posizioni a danno di chi oggi lavora con la Pfe, ma di quelle mancanti in organico. Quindi? Protestano contro l’idea che, a differenza loro, possono essere assunte altre persone con una selezione legittima. E loro? Nessuno ha il proprio posto di lavoro a rischio e possono partecipare al concorso. Quindi? Appunto. Quindi niente”.
Così l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha detto la sua sulla spinosa vicenda che riguarda 250 operatori socio sanitari del Policlinico di Catania che temono per il loro futuro.
Lo ha fatto tramite la sua pagina Facebook istituzionale lo scorso 14 agosto, dopo che abbiamo portato alla luce il caso con questo pezzo:
Ed il cenno, quindi, poi c’è stato, la pubblicazione di un post che ha innescato accese polemiche, prese di posizione a favore e contro la volontà dell’assessore di indire un concorso per nuove assunzioni di Oss al Policlinico, quello che preoccupa gli operatori impiegati tramite una ditta esterna per non sarebbe riconosciuto con un punteggio la ventennale attività svolta nelle strutture dell’azienda ospedaliera.
Ed anche la maniera di interagire di Razza provoca malessere: “Il comportamento dell’assessore è sconvolgente – affermano – abbiamo chiesto più volte un incontro, abbiamo fatto sit-in, siamo anche scesi in strada e lui affronta un vicenda così delicata con un post su Facebook? Da un rappresentante istituzionale non è accettabile. Adesso ci auguriamo che venga istituito un tavolo di confronto coi lavoratori e le parti sociali, così come è giusto e rispettoso che sia”.