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Ha iniziato uno sciopero della fame per rivendicare l’inizio dei lavori del museo del mare. Francesco Cassarino sub appassionato di pesca, di archeologia e di storia chiede risposte chiamando in causa il presidente delle Regione.

Al sub si deve la scoperta di oltre tre relitti di navi greche nel fondale gelese di contrada Bulala, 47 lingotti di oricalco (l’oro di Atlantide),  un elmo corinzio e di numerosi altri oggetti. Alcuni segnalati alla squadra nautica della polizia che ha provveduto al loro recupero, mentre altri sono stati consegnati da Cassarino stesso alla capitaneria di porto.

E proprio oggi all’arrivo a Gela del governatore della Sicilia, Nello Musumeci,  in visita al liceo classico Eschilo e alla discarica controllata di contrada Timpazzo, il sub ha cominciato la sua protesta con la richiesta diretta al presidente di impedire che la nave arcaica recuperata venga montata in spazi espositivi provvisori per evitare che se ne comprometta la consistenza  sollecitando anche l’avvio dei lavori di costruzione del museo del mare, il cui progetto è stato bloccato per motivi burocratici.

Musumeci ha firmato il contratto che autorizza la redazione, entro tre mesi, del progetto esecutivo del museo del mare voluto dallo scomparso assessore regionale ai beni culturali ed ex sovrintendente, l’archeologo Sebastiano Tusa.

Cassarino in attesa di parlare con Musumeci e di avere garanzie circa il buon esito della sua richiesta continua il suo sciopero.

 

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