Nonostante la loro sia una delle attività più attente all’igiene e alla salute, visto che per legge sono obbligati a rispettare profili sanitari rigidissimi, continueranno a restare chiusi. I professionisti del tatuaggio, da tempo ormai parte integrante della cultura, dell’arte e delle tendenze della società anche italiana, costretti ad un’agonia fino a giugno della quale non si scorge la logica.

Il nuovo decreto sciorinato dal premier Conte colpisce duramente la loro categoria, soprattutto in Sicilia, dove i numeri dell’emergenza Coronavirus non sono drammatici così come al Nord Italia, così come spiega Vinz Kaos, manager di Zona Kaos, storico studio di tatuaggi catanese.

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