Inizia con una sconfitta il tour de force del Catania che allo stadio Massimino, nell’anticipo della 30esima giornata, stecca a cospetto del Teramo e paga a caro prezzo un rimpallo su Confente. Se la conferma del modulo, 3-5-2, non è più una novità lo sono state parte della difesa e della formazione, diversa per quattro undicesimi dalla precedente anche per via delle assenze che Raffaele ha dovuto fronteggiare.

Il primo guizzo del match arriva cinque minuti dopo il fischio d’inizio con Pinzauti per il Teramo, Confente blocca a terra. Risponde Russotto che salta Diakite, entra in area in area ma la difesa avversaria chiude bene. Al quarto d’ora il Teramo torna pericoloso dalle parti del numero 32 rossazzurro, Santoro calcia ma respingono i padroni di casa. Risponde Dall’Oglio con potenza dalla distanza ma la partita rimane equilibrata e giocata a tutto campo con la complicità delle ripartenze. Al 27esimo Diakite al volo all’incrocio dei pali impegna Confente costretto a deviare in angolo e spiana la strada del vantaggio che arriva due minuti dopo: Vitturini di corsa calcia dai 30 metri, carambola della palla sul palo e autorete di Confente sfortunato sul rimpallo. Per l’ennesima volta in questo campionato, il Catania passa in svantaggio e si riprova ad inseguire nei restanti 45 minuti.

Spazi chiusi e concentrazione da una parte, frenesia e insistenza dall’altra complice l’inserimento di Reginaldo, nella ripresa il primo a farsi vedere è Pinto che dalla distanza al volo calcia alto. Approccio valido, occasioni concrete poche, i rossazzurri non riescono a trovare la via del pareggio. Al minuto 80, corner di Piccolo, testa di Sarao ma la palla finisce fuori. Finale concitato in cui il Catania prova il tutto per tutto, rischia addirittura lo 0-2 con Mungo, ma nulla può ad evitare la sconfitta.

Gli uomini di Raffele si arrendono al cospetto di un Teramo rognoso e adesso non possono che pensare già alla sfida di mercoledì contro la Turris.

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