Un bambino. E’ solo un bambino. Dovrebbe essere a scuola, dovrebbe essere protetto, tutelato, condotto per mano. Ma è dove non dovrebbe stare. A fare quel che non dovrebbe fare. E’ di fronte all’entrata principale del Cimitero di Catania. Gesticola agli automobilisti che cercano un posto dove lasciare in sosta la macchina.

E’ un parcheggiatore abusivo. Un babyparcheggiatore abusivo. Un bambino impegnato in quel in cui non dovrebbero impegnarsi anche gli adulti, un bambino su un percorso che porta al nulla, all’illegalità, a un futuro a logorarsi fra gas di scarico e mano tesa con le buone o le, a seconda del maestro, più o meno velate cattive; sempre in bilico fra l’elemosina e l’estorsione.

E’ un bambino del cui destino non importa soltanto a chi lo ha portato con sé lì, sulla strada, che lo tiene accanto a sé in quel contesto dal quale dovrebbe tenerlo distante. Quel che più sconcerta è l’indolenza delle Istituzioni. Il babyparcheggiatore non ha il potere dell’invisibilità…

Fa tutto alla luce del sole. Come se fosse la cosa più naturale e giusta. E ovvia. Drammaticamente ovvia. Lo fa a pochi passi di alcuni vigili urbani che non possono non vedere. Non intervengono, se ne infischiano, come se non facesse parte dei loro compiti intervenire, già solo perché c’è l’adulto che bellamente indica la direzione a chi vorrebbe parcheggiare ed a chiedere una ricompensa senza averne alcun diritto. Perfino la presenza di un bambino che si improvvisa parcheggiatore abusivo non li smuove.

E allora ci si chiede: visto che per la famiglia evidentemente va bene così, chi dovrebbe preoccuparsi del futuro nella società di quel bambino? Ed a cosa serve il fiume di dati che ci ricorda il dramma della dispersione scolastica, con la Sicilia al terzo posto in Italia e la provincia di Catania sullo stesso gradino a livello regionale dopo Agrigento e Caltanissetta?

Però sul sito ufficiale del Comune di Catania, nella pagina dedicata alla famiglia ed alle politiche sociali, le parole non mancano:

“Il 15 luglio 2014, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città,sono state sottoscritte dal Sindaco e dalle Istituzioni coinvolte,Procura della Repubblica-Tribunale per i Minorenni-A.S.P.-U.P.L.M.O.-Ufficio Scolastico Provinciale e gli 8 Osservatori d’Area, le Linee Guida in materia di Prevenzione e Recupero della Dispersione Scolastica e Formativa. Il Documento approvato il 19 giugno scorso dal Tavolo Inter-istituzionale, insediatosi per volontà dell’Amministrazione Comunale il 18 novembre del 2013, presso la sede dell’Assessorato all’Armonia Sociale e Welfare, vuole essere uno strumento operativo per una pratica effettiva della integrazione inter-istituzionale in un settore così delicato e importante sul piano sociale come quello della Dispersione Scolastica e del disagio socio-educativo. Adottate in via sperimentale, l’obiettivo essenziale delle Linee Guida è quello di prevenire, contenere e contrastare la Dispersione Scolastica e Formativa e dei fenomeni che la precedono e l’accompagnano attraverso percorsi attivi e procedure codificate che ottimizzino l’utilizzazione delle competenze e delle risorse esistenti nel territorio ed incidano concretamente per rimuovere i fattori di rischio quali la devianza minorile. La sfida dell’Amministrazione è quella di abbattere la soglia dell’abbandono scolastico superando l’obiettivo del 10% che si è posto il Governo Nazionale avvicinandosi alla soglia del 5% nei prossimi 3 anni”.

Parole vecchie di quattro anni fa. Parole non più aggiornate.

Vecchie. Parole.

 

 

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