“Non ho parole per descrivere quel che io ed i nostri volontari siamo stati costretti a vedere. Siamo ancora allibiti e ho dato disposizione a tutti di andare via dal presidio di Fleri”.

Alfonso Megna è il Governatore della Misericordia che opera sul territorio etneo. Fin dagli istanti successivi al terremoto di Santo Stefano è stato in prima linea con gli altri volontari per aiutare nella zona più colpita dalla scossa di magnitudo 5.0, quella del Comune di Zafferana Etnea, di cui fa parte Fleri. All’interno della scuola elementare è stato allestito il quartier generale per accogliere e supportare chi era stato provato più duramente, gli sfollati, per i quali vi abbiamo documentato la fantastica gara di solidarietà che ha coinvolto spontaneamente i siciliani.

LEGGI ANCHE: Le culle della solidarietà: a Zafferana batte il grande cuore dei siciliani.

Ma succede quel a cui si stenta a credere.

Megna lo ha messo nero su bianco nel documento che vi mostriamo e che è stato inviato, fra gli altri, al sindaco di Zafferana Alfio Russo con la posta certificata.

Ecco cosa è successo ieri, al momento del pranzo da offrire a chi ne ha diritto e che, prima della decisione del sindaco di affidare ad una associazione il controllo della distribuzione del vitto, era gestito esclusivamente dalla Misericordia.

“La gestione delle liste e il numero dei fruitori si può considerare carente nella gestione e avere criticità risolvibili o meno. Non si discute di questo aspetto, anche se rientra tra quelli che hanno concretizzato la criticità. L’intollerabile è che oggi l’associazione ADMI, che si è occupata della registrazione e afflusso alla mensa, rispettando le indicazioni dell’amministrazione, ma tralasciando, a mio modo di vedere, il buon senso e lo spirito del volontariato, ha messo alla porta sfollati negando il vitto”, racconta Megna.

“Nel momento in cui si è negato il pasto ad una famiglia con bambina al seguito, ho deciso di mettere fine ad una scena pietosa di una bambina che osservava la madre e il nonno litigare con l’operatrice dell’associazione per un pasto che le veniva negato. Ho provveduto a dare il vitto contravvenendo le indicazioni dell’ADMI e quelle dell’amministrazione, ma ho abbracciato in pieno lo spirito del volontariato, della divisa che indosso e i principi che mi obbligano ad aiutare chi ha bisogno”, continua il responsabile della Misericordia, che aggiunge: “L’operatrice, quando ho provveduto a dare lo stesso il pasto alla bambina e alla sua famiglia, mi ha chiesto nome e cognome per segnalarlo al sindaco. Cosa che ho fatto scrivendoglielo di mio pugno su un foglio…”.

Ma non basta: “Secondo l’associazione inviata dall’amministrazione, che non ci ha mai comunicato il numero esatto degli aventi diritto (noi abbiamo distribuito dai 70 ai 100 pasti a pranzo ed a cena), noi dovremmo segnare su una scheda sempre il nome di chi si rivolge alla mensa e prendere la prenotazione per la cena o il pranzo successivo. Ma la sera può capitare che non riescano a raggiungerci per la cena per via della neve, delle temperature molto basse, soprattutto se si tratta di nuclei familiari così come quello al quale si voleva negare il cibo perché non era stato prenotato, composto da una donna con figlia piccola e un anziano. Io non so cosa ci sia dietro, se superficialità, incompetenza o esigenza di farsi i conti in tasca sulla pelle di chi già soffre, di certo noi non ci prestiamo a questa assurdità, anzi, la portiamo a conoscenza, perché è sacrosanto che si sappia”.

E così da oggi la Misericordia non sarà più presente a Fleri: “Per rispetto mio, della divisa di tutti i volontari che si sono spesi senza tregua per il prossimo, per i concittadini che vivono un momento difficile, per il buon nome delle Misericordie d’Italia, questa associazione non può gestire la distribuzione del vitto con queste regole. La Misericordia non può essere assoggettata al rifiuto di un vitto a bambini, invalidi e sfollati – scrive nella nota Megna – Si chiede di provvedere con altra associazione da voi individuata. Si precisa di avere contattato telefonicamente il referente comunale Dott. Alfredo Scuderi comunicando la nostra assenza sin dalle ore 14.00. Questo per permettere una buona riorganizzazione della distribuzione. Che Iddio ve ne renda merito. Fraterni saluti”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here