“Nell’augurare un buon anno a tutti, come organizzazione sindacale a salvaguardia e tutela dei lavoratori, anche il 31 dicembre dobbiamo denunciare la mancanza di rispetto nei confronti su chi ogni giorno rischia la vita per salvaguardare la popolazione! E la nostra salvaguardia, dov’è?!?! La mensa prima, i crolli e, addirittura il freddo glaciale delle sedi di servizio! Meritano questo?!?!?! Diciamo Basta! Il fine anno sarà col botto, perché i vigili del fuoco, stanno per esplodere per mancanza di tutele”.

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Si conclude così il 2019 dei vigili del fuoco, con l’ennesima, amara denuncia. La sede centrale del Comando provincia cade a pezzi. Stamattina sono crollati altri pezzi cornicione. Sembra assurdo, ma è così: nella sede principale dei vigili del fuoco, quelli che accorrono proprio per tutelare l’incolumità dei cittadini anche quando si tratta di cedimenti strutturali di edifici, proprio loro rischiano pericolose, gravissime conseguenze dove tutto dovrebbe essere perfetto, esemplare.

Stamattina ancora un crollo di grossi pezzi di intonaco. No, non è la prima volta. La sede andrebbe chiusa, il Comando andrebbe trasferito, ma ancora le cose stanno così e a chi governa non importa, visto che le problematiche sono sempre le stesse, e peggiorate, da tempo, con qualsiasi colore di chi ha occupato le poltrone a Roma.

“Ancora una volta, solo per caso si è scongiurata una tragedia, che sarebbe stata, purtroppo, annunciata, considerate le continue sollecitazioni fatte da anni – aggiunge il coordinatore regionale Usb dei vigili del fuoco, Carmelo Barbagallo – Ormai non è più procrastinabile un intervento straordinario di messa in sicurezza della sede. Già nei mesi scorsi un altro caso di analogo si è verificato all’interno degli uffici dove quotidianamente stazionano lavoratori e transita personale esterno che usufruisce dei servizi. Con questa nota, oltre a denunciare quanto avviene, chiediamo cosa sia stato fatto finora per tutelare i vigili del fuoco che prestano servizio ed i cittadini che accedono per i servizi erogati.
In passato si è provveduto soltanto a piccoli interventi di messa in sicurezza, nonostante la situazione sia sempre stata precaria”.

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