I lavavetri e i vu cumprà sono esenti dalle norme e dai divieti del decreto diramato dal Governo italiano per arginare la diffusione del contagio da Covid-19?

A Catania sembra di si.

Ai semafori di Viale Vincenzo Giuffrida e in quelli di Corso dei Martiri tutto procede come sempre. Come se nulla fosse accaduto. Quello dei lavavetri nella nostra città è una piaga 365 giorni l’anno, ma ai tempi del Coronavirus allarma ancora di più. Una realtà sempre più difficile da combattere ma che va assolutamente affrontata, e pure con una certa urgenza, ora più che mai.

Perchè bisogna mantenere la distanza di almeno un metro anche dai nostri cari se poi ai semafori si è costretti a subire l’invadenza di chi è incurante delle norme che si dovrebbero già rispettare quotidianamente? Continuano a bussare ai finestrini, con prepotenza. Il tutto fregandosene di rispettare la distanza di sicurezza prevista dalle disposizioni governative. Di guanti e mascherine, figuriamoci, nemmeno l’ombra.

Si chiudono i mercati storici, esercizi commerciali e i lavavetri si arrogano il diritto di agire come preferiscono e, adesso, mettendo anche a rischio la salute pubblica. Ingiustificabile, inaccettabile follia del sistema.

Abbiamo fermato una volante dei carabinieri per chiedere spiegazioni e di essere tutelati. Ci è stato risposto: “E’ un fenomeno che dovremmo denunciare tutto l’anno, ma soprattutto adesso segnaleremo il problema alla centrale”.

Basterà?

 

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